Un nuovo evento ha “sconvolto” l’euro e l’Unione Europea: difatti, proprio in questi giorni è arrivata a freddo la decisione della Repubblica Ceca, di non mantenere il cambio fisso della corona con l’euro.A dare la notizia è stata la stessa nazione che ha fatto sapere che per 1 € sono necessarie 27 corone e, di questo passo, le proprie riserve si sarebbero esaurite in men che non si dica. Dunque, onde evitare di ritrovarsi in questa spiacevole situazione, il paese dell’est ha deciso che questa sarebbe stata la migliore decisione da prendersi, soprattutto in vista anche delle prossime elezioni politiche. Dunque, dopo 3 anni di tasso fisso, la Banca Centrale della Repubblica Ceca ha deciso di abbandonarlo.
Fino ad oggi si era deciso di adottare un cambio minimo per fare in modo che le rimesse e gli investimenti dei cittadini all’estero non fossero cari, con tasso d’inflazione pari al livello del 2,5% annuo, valore che era oltre il tetto massimo del 2% fissato come obiettivo dall’istituto d’emissione di Praga. Ora la Banca Nazionale ha deciso di non rimanere più agganciata in modo totale all’euro e questa decisione porta senz’altro ad un duplice sfondo.
Difatti, da una parte vi sono le imminenti elezioni – che si svolgeranno durante il prossimo autunno – e l’esito di quest’ultime è incerto (almeno per ora). Lo stesso premier socialdemocratico, Bohuslav Sobotka, ha in mente di arrivare a tale momento in una posizione il meno debole possibile. La situazione finanziaria della Repubblica Ceca, però, sarebbe pure da imputarsi agli speculatori internazionali: infatti, i fondi hedge hanno scommesso la bellezza di 65 miliardi di dollari per quanto concerne la rivalutazione del paese, ma tale somma avrebbe avuto una conseguenza evidente sul paese, tant’è vero che la stessa Banca nazionale di Praga è dovuta intervenire sui mercati.
Quindi, la decisione estrema – se così la si può definire – è stata presa poiché vi sono state dei dissesti per quanto riguarda il bilancio pubblico e le stesse riserve di denaro del paese. In passato, però, vi è stato già qualcun altro che si è comportato in modo simile: parliamo della Svizzera che durante il mese di gennaio 2015 decise di imporre il cambio euro-franco ad 1,20. Questa scelta, come potete ben ricordare, portò ad una forte scossa per quanto riguarda la situazione internazionale, tant’è che vi fu un forte deprezzamento dell’euro. Va comunque detto, però, che la Svizzera è un paese non membro dell’Unione Europea a differenza della Repubblica Ceca.
Ad ogni modo, in seguito alla decisione adottata dalla Repubblica Ceca, l’euro si è deprezzato, anche se in realtà il suo valore è rimasto ugualmente al di sopra del dollaro. Gli esperti economisti, però, fanno sapere che non sono tutti della stessa opinione: difatti, da una parte vi è chi pensa che questa decisione possa far allontanare lentamente il paese dell’est dall’Unione Europea, mentre dall’altra vi sono alcuni che pensano che il fenomeno in questione non porterà a delle conseguenze così drastiche.
Non resta che capire quale sarà il prossimo passo decisivo della Repubblica Ceca e della Banca centrale di Praga nei confronti dell’euro!