Quando parliamo di fondi comuni di investimento siamo soliti indicare con tale terminologia quell’organo intermediario che lavora in ambito finanziario e che ha lo scopo di aiutare i risparmiatori proprio negli investimenti di denaro. Lo scopo fondamentale di questi istituti è di gestire correttamente i soldi investiti dai clienti e, allo stesso tempo, tenere una serie di asset, portando ad un aumento del fondo dei gestori e delle stesse persone che hanno deciso di crederci, mettendo dei soldi risparmiati negli anni della propria carriera o grazie ad un regalo ottenuto da un parente lontano.
Naturalmente è fondamentale sapere che vi sono delle caratteristiche importanti che contraddistinguono in qualche modo questi fondi d’investimento e ve li elenchiamo qui di seguito:
- I fondisti ovvero coloro che prendono parte al fondo sono persone che hanno deciso di investire nelle attività del fondo stesso, acquistando una o più quote tramite il proprio capitale in denaro;
- Le società che si occupano per l’appunto della gestione di questi fondi di investimento hanno la responsabilità di stabilire, regolamentare e gestire al meglio il portafoglio di questo fondo;
- Le banche anche loro hanno un ruolo importante in questa circostanza: difatti, oltre a custodire i titoli del fondo – custodendo il denaro nella cassa – devono vigilare sulla legittimità dell’attività svolto dal fondo stesso, giacché quest’ultimo deve sottostare alle norme della Banca d’Italia ed al regolamento del fondo d’investimento.
Quelli che decideranno di investire i propri liquidi in un fondo, vanno incontro ad alcuni costi: parliamo dapprima della commissioni d’ingresso – nota pure con il nome di sottoscrizione – in cui la persona è obbligata a pagare una somma proporzionale in base all’entità dell’investimento eseguito. Non dimentichiamoci neppure che oltre al costo iniziale, vi è pure la commissione di gestione che si concretizza come il costo che il fondista deve sostenere per la gestione del medesimo. Questa somma viene calcolata annualmente, ma solitamente può essere saldata con cadenza semestrale, trimestrale o mensile.
Nel caso in cui un fondo comune dovesse essere in grado di superare i parametri prestabiliti all’inizio, allora vi sarà da aggiungere un ulteriore spesa: stiamo parlando dell’extracommisione di performance.
Vi ricordiamo, infine, che esistono diverse tipologie di fondi comuni, ma sicuramente quelle più riconosciuti sono i fondi azionari, i fondi bilanciati e, per finire, gli obbligazionari. Guardando in dettaglio, i primi sono quelli in cui si investono in azioni o in obbligazioni convertibili; i fondi bilanciati, invece, si caratterizzano per bilanciare diverse forme di investimento e, invece, quelli obbligazionari sono fondi che investono in obbligazioni ordinarie o in titoli di stato. Questo tipo di fondo è sicuramente meno rischioso, ma allo stesso tempo comporta anche uno svantaggio cioé è meno redditizio.
In base alle vostre necessità o preferenze potrete decidere di puntare l’attenzione su uno piuttosto che un altro fondo, così da provare a trarre dei grandi vantaggi e, soprattutto, ottimi risultati dal punto di vista finanziario.