Come molti di noi sanno o hanno anche sperimentato di persona, oggi molta gente che acquista una casa non può saldare il suo costo tutto in un’ unica soluzione.
In questo caso ci si rivolge alla propria banca di fiducia o a delle finanziarie per chiedere un mutuo.
Il mutuo è infatti una soluzione finanziaria che da modo di pagare a rate l’importo dovuto, secondo un calcolo del mutuo eseguito dalla banca con i tassi di interesse al momento in cui viene chiesto, e tale importo totale viene anticipato dalla Banca nella quale si è acceso il mutuo appunto. Solitamente si tratta di mutuo ipotecario.
Un mutuo ipotecario è quel tipo di mutuo nel quale la garanzia è rappresentata da un’ipoteca su di un immobile. Questi mutui le banche li concedono sempre con durata maggiore ai 5 anni ed inoltre è necessario che venga stipulato da un notaio, che ne diventa il garante. Il mutuo ipotecario viene spesso utilizzato nell’acquisto di beni immobiliari, e se ci fosse insolvenza della parte mutuataria, la parte creditrice (ovvero la banca) ha il “diritto di rivalsa” che ricade sul bene ipotecato.
Il mutuo ipotecario può inoltre essere a tasso fisso o a tasso variabile.
Questi due tipi di mutuo differenziano tra loro per il calcolo delle rate del mutuo; Le rate a tasso fisso hanno sempre lo stesso tasso di interesse, quelle a tasso variabile cambiano a seconda dell’andamento Euribor nel tempo, c’è da dare però che se il tasso fisso da una sicurezza maggiore, se il mutuo a tasso variabile si presenta con un costo di base molto più basso di quello a tasso fisso c’è da approfittarne perchè statisticamente anche se poi nel tempo potrebbe aumentare, alla fine probabilmente si andrà sempre a risparmiare sul tasso rispetto a quello a tasso fisso.
In ogni caso per il calcolo del mutuo è sempre meglio avvalersi di un consulente esperto della vostra banca che vi può indicare quello migliore per voi.
Infatti il calcolo delle rate dipende da tanti fattori diversi che variano da persona a persona a seconda della propria situazione quindi conviene indirizzarsi alla propria banca di fiducia per fare un calcolo del mutuo anche provvisorio di come potrebbe essere il vostro mutuo e la vostra rata mensile.
Esiste anche un altro tipo di mutuo, il mutuo chirografario. Nella nostra giurisprudenza deve considerarsi chirografaria ogni forma di finanziamento non “ipotecario”, e quindi ogni tipo di prestito a garanzia del quale non c’è un immobile ma solo un documento firmato di proprio pugno. I finanziamenti chirografari quindi vengono richiesti in determinate situazioni come:
Quando la cifra di cui si necessita non supera i 75.000 euro per le persone fisiche, (mentre per le imprese può raggiungere anche 120.000 euro)
Quando la durata di tale prestito è tra i 18 mesi e i 10 anni.
Quando il finanziamento viene richiesto per realizzare di opere di parti in comune con altri, come succede ad esempio nei condomini, dove le parti in questione sono difficilmente ipotecabili.
quando la cifra richiesta è bassa e quindi non serve aggiungere costi ancora maggiori che sono legati a una iscrizione ipotecaria.
Il mutuo chirografario di solito può essere chiesto sia da persone fisiche come dalle società e le garanzie che vengono richieste possono essere differenti a seconda delle banche che danno i mutui. Il fatto che sia poi iscritta alcuna ipoteca su degli immobili non vuol dire però che la banca non voglia comunque delle garanzie che possono essere ad esempio delle cambiali, delle polizze fideiussorie o un pegno su titoli.
I tassi di interesse del mutuo chirografario sono poi più alti rispetto a quelli del mutuo ipotecario, e il TAEG può anche raggiungere il 12%.
In generale si può dire che ogni tipo di “prestito” fatto alla persona è un finanziamento o mutuo chirografario.
Ci sono però vari tipi di istituti che effettuano i prestiti, e si distingue tra prestiti in banca e prestiti delle finanziarie, che sono istituti diversi dalle banche dei mutui e che effettuano anch’essi dei finanziamenti o prestiti personali a chi li richiede.